ARCO DA VIOLINO NICOLAS LEONARD TOURTE dit "L'AINE"- 1790 C.CA; GLI ALBORI

No, no, non vi preoccupate, non sono impazzito, e il vostro computer funziona benissimo; voglio solo farvi fare un giochino. All'interno del post troverete ovviamente la foto completa dell'arco che vi illustrerò questa settimana, ma prima di andarla a vedere, provate ad immaginare lo sviluppo superiore di questa testina; sono convinto che sarà molto difficile che riusciate ad immaginarlo come è in realtà.

Sorprendente non è vero? Questa testina è completamente diversa dall'immaginario stilistico collettivo dei giorni nostri, ed è la dimostrazione fisica della libertà che era concessa agli artigiani di quel magnifico periodo dell'archetteria, e di quale fosse il livello non solo manuale, ma anche artistico di chi l'ha costruita.

Arco da violino Nicolas Leonard Tourte dit "l'Ainé" - 1790 c.ca

Quando fu costruito l'oggetto che vedete l'arco moderno era nato da poco più di un ventennio. Ricorderete che fu proprio Nicolas Leonard Tourte che venne in contatto con il famoso modello "Cramer" giunto a Parigi in occasione del Concert Spirituel del 1769; circa quindici anni prima che Francois Xavier intraprendesse la tradizione di famiglia.

La spiegazione della stilistica sta proprio in quel modello "Cramer" arrivato da Mannheim. Quel modello è già considerabile in gran parte un arco moderno, anche se mancano ancora alcuni dettagli da limare, ed il primo su cui si mette a lavorare l'Ainé, è proprio la stilistica delle testine.

Se ben ricordate, le testine Cramer hanno la puntina anche posteriormente, spesso della stessa lunghezza, facendo si che le due parti siano speculari; con l'unica differenza che mentre davanti chiude sulla casetta, dietro rimane della stessa larghezza della testa. Questo che vedete è uno dei primissimi archi che non ce l'ha, e quello che me lo dice, è la gestione della geometria della testa.

Se tornate a guardare la seconda foto, vi accorgerete che questa testina è molto più corta di quelle che siamo abituati a vedere, questo perché è naturalmente manchevole della punta posteriore, ma come dicevo deve esser stato uno dei primi.

Intuisce che deve in qualche modo controbilanciare la parte mancante per dare un minimo di equilibrio. Per prima cosa getta lo smusso in avanti; la parte esterna, perché la linea della gola rimane "Cramer". Così facendo ottiene due risultati: muove la testa in avanti, e ne riduce lo spessore ottico, in modo da alleggerirne la forma. Si accorge però che non basta, e la soluzione che trova è il marchio del genio!

Se guardate la seconda foto, noterete che nonostante abbia mantenuto la lunghezza originale del "Cramer", oltre a togliere la punta posteriore fa un altra cosa, che gli consente di alleggerire e far quadrare quello che sembrerebbe impossibile. Curva l'appoggio della scarpetta in avorio ed inclina la casetta verso l'interno. Perché lo fa? Osservate la foto qui sopra.

Il suo problema è ridurre l'impatto visivo della testa senza assottigliarla troppo, inclinare la casetta e curvare la scarpetta gli consente di far entrare molto di più la smusso anteriore dando una sensazione di armonia e leggerezza.

Lo smusso anteriore viene eseguito partendo da un punto posizionato nel centro della curva della casetta. Da li fa partire una spirale che si allarga progressivamente togliendo materiale dalla guancia, e collegando il giro dello smusso anteriore a quello posteriore. Il motivo per cui risulta così armonica si chiama "Spirale Aurea". Non so se Lui sapesse di farne una, è come dicevo, il segno del genio.

Lo stesso effetto di alleggerimento, lo ottiene anche guardando la testa dall'alto. Le due rientranze laterali e la casetta inclinata, fanno apparire la testa più corta di quanto non sia in realtà.

La foto qui sopra da un idea delle capacità manuali di questo artigiano, e del livello di ricercatezza che aveva lavorando. La linea di mezzeria è perfettamente in asse con la puntina della casetta e la scampanatura della testa è dritta e regolare da ambedue i lati.

Esempio di mortasa francese di fine '700, primi '800

La parte destra della testina è un poco più rigida di quella sinistra, e di conseguenza anche meno armonica. Questo perché la mano compie un diverso movimento per le due parti e quella più comoda risulta anche più morbida.

Concludendo mi rimane solo da dire, che la storia alle volte prende strani percorsi. Quest'uomo è scomparso a poco più di quarant'anni, per colpa delle sue strette frequentazioni con la nobiltà Francese, e nonostante questo è considerato uno dei più grandi di tutti i tempi. Troppo sottovalutato nei confronti del fratello minore, a cui invece la stessa rivoluzione fece un gran regalo, relegando a ruolo di comprimario colui che fu importante quanto, e forse per alcuni versi, più di Lui.

Purtroppo, ma giustamente perché quelli di questo periodo sono molto delicati, il proprietario dell'arco ha fatto sostituire il nasetto con una copia.

Approfondimenti:

NICOLAS LEONARD TOURTE dit "L'AINE"; IL FRATELLO

CRAMER CONTRO CRAMER; OVVERO IL PROCESSO EVOLUTIVO (parte I)

CRAMER CONTRO CRAMER; OVVERO IL PROCESSO EVOLUTIVO (parte II)

FRANCOIS XAVIER TOURTE 1820 - 25

A presto

Paolo