ARCO DA VIOLONCELLO DOMINIQUE PECCATTE "col de cygne" 1845 c.ca

Solitamente non rivelo l'origine degli archi che vi mostro sul blog, ma trattandosi di un magnifico, oltre che molto raro, Dominique Peccatte da violoncello, modello "col de cygne", e visto chi è passato a trovarci la settimana scorsa, credo che il nome del proprietario sarebbe comunque facilmente deducibile.

Arco da violoncello Dominique Peccatte "col de cygne" 1845 c.ca (clicca per ingrandire)

Il Maestro Meneses, lui naturalmente il proprietario, è venuto a suonare a Cremona in un momento per noi perfetto. Il mio collega aveva appena finito di costruire due magnifici archi da violoncello, e io ero tutto ansioso di mostrarglieli.

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Appena arrivato in teatro per le prove mi chiede se ho "qualcosa di bello da fargli vedere?", rispondo con un sorriso sornione da venditore navigato, "Certo Maestro, sa che ho sempre qualcosa di speciale per Lei". "Bene Paolo, però questa volta anche io ho qualcosa di carino per te!"

La sorpresa è stata quanto mai gradita, e per due ragioni. La prima è che difficilmente capita di vedere esemplari di così rara bellezza, la seconda è che fortunatamente li ho riconosciuti immediatamente; si perché il buon uomo ne ha due. L'altro la prossima settimana.

Ovviamente si tratta di Dominique Peccatte, difficile confonderlo con altri, anche se a primissima occhiata ho avuto un attimo di titubanza, e la data di attribuzione che ha dato il M° Bernard Millant nel certificato, la spiega.

I modelli "col de cygne", molto rari e meravigliosamente pericolosi, per le dimensioni che hanno, risalgono ad un periodo lavorativo ben definito della vita di Dominique Peccatte; il decennio che va dal 1838, anno in cui rileva il laboratorio di Francois Lupot II, al '47, quando torna a Mirecourt e si dedica al vino. Alla produzione naturalmente.

Oltre alla scelta del modello, ci sono anche alcuni altri dettagli che riportano a quel periodo, come ad esempio a spiccata influenza delle geometrie di Pierre Simon, sia sulla cresta che sullo smusso.

Tipica di questo autore una rotondità quasi perfetta dello smusso, e una gestione ripida della cresta. Potrebbe essere quasi attribuito a Simon, se non si notasse la classicissima esse di Peccatte che affiora dalla mezzeria della cresta.

Osservandolo in questo modo si nota anche un altro segno distintivo di Peccatte, l'arrivo della bacchetta. Come vedete la parte destra è leggermente più scivolata dell'altra, osservabile in quasi tutti i suoi lavori in modo più o meno accentuato.

Parlando della scarpetta, ovviamente non è originale, Peccatte non avrebbe mai fatto una cosa simile, ma di un nostro collega Francese. Autore tra l'altro anche del nasetto, possiede un talento manuale, veramente eccezionale, ma probabilmente, un ego sproporzionato gli fa perdere il gusto del bello, oltre al rispetto per uno degli autori più importanti di tutti i tempi.

Fatta eccezione per la scarpetta inguardabile, l'arco è veramente eccezionale. Il legno molto denso e scuro, sorprende per la forza che ancora possiede, e la geometria della testa aiuta a portar via dal suono alcune asprezze caratteristiche di Dominique Peccatte.

Oltre che riuscire a dare un aspetto aggraziato alle teste da violoncello del primo periodo dell'archetteria, le testine "col de cygne", hanno anche una funzionalità precisa nell'emissione del suono. Fare lo smusso posteriore rotondo, significa togliere quattro angoli alla struttura, consentendole di vibrare meglio. Problema di questo modello è che per eseguirlo si è costretti a ridurre molto lo spessore della testa, che perde un po di sicurezza strutturale.

Il nasetto, come già anticipato, è una copia, e devo dire eccellente. Lo stesso autore della scarpetta, conferma di avere una mano eccellente, oltre ad aver usato un pezzo di ebano strepitoso, e dimostra di conoscere approfonditamente le stilistiche dell'autore, ma si diverte ad infrangerle.

Questa è chiaramente una copia Peccatte, con influenze di Joseph Henry, e come detto perfettamente eseguita; se non fosse per la chiusura centrale della gola, che definire a "dorso di mulo", è quantomeno riduttivo. E' letteralmente a punta!

Come già scritto, non capirò mai quest'uomo.

 

Specifiche e misure:

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Oltre a farvi vedere questo magnifico oggetto, colgo l'occasione per mostrarvi il Maestro Meneses che prova gli ultimi due nati in casa Navea Vera & Sarri... sembra proprio che gli sian piaciuti!

Il Maestro Meneses prova due archi "D.T. Navea Vera", nel nostro atelier a Cremona (guarda il video)

Qui sotto i due archi usati dal Maestro.

Primo arco: D.T. Navea Vera ebano, argento, e fanone di balena - "Erika" - (clicca per ingrandire)

Secondo arco: D.T. Navea Vera ebano e argento (clicca per ingrandire)

Approfondimenti:

IL DIO PECCATTE 

BERNARD GEORGES LOUIS MILLANT; IL CUSTODE DEL TEMPO 

PECCATTE: LA RIBELLIONE SILENZIOSA  

FRANCOIS LUPOT II; IL CAMALEONTE

PIERRE SIMON: IL PECCATTE SIMPATICO 

ARCO DA VIOLINO PIERRE SIMON 1848 - 51; GLI SCAMBI 

DOMINIQUE PECCATTE; QUELLO PURO! 

ARCO DA VIOLINO ORO E EBANO DOMINIQUE PECCATTE 1840 - 45 

DOMINIQUE PECCATTE 1840 - 45 

ARCO DA VIOLINO COLLABORATION PECCATTE - HENRY 1840 - 45 

JOSEPH HENRY; L'ENFANT PRODIGE 

A presto

Paolo