BERNARD GEORGES LOUIS MILLANT; IL CUSTODE DEL TEMPO

Prima di iniziare la storia di quest'uomo, che rappresenta un vero e proprio monumento dell'archetteria  e della liuteria Francese, l'unico rimasto insieme ad Etienne Vatelot, vi voglio raccontare il mio Millant dal momento che è l'unico dei Grandi di cui vi ho parlato, che ancora posso andare a trovare.

Arco da violino Bernard Millant

Venire in contatto con il M°Millant, per uno che fa il mio lavoro in special modo, è come consultare un oracolo. Il Maestro, arrivato ormai alla veneranda età di 82 anni, oltre ad essere il depositario della scuola Francese, è anche l'unico rimasto che ha potuto vivere e conoscere in prima persona alcuni degli interpreti di questa disciplina; uno su tutti Sartory.

E' un esperienza unica poter ascoltare le storie, serie o facete, di personaggi che ho solo studiato sui libri e conosciuto attraverso i loro lavori. Oltre ai piccoli segreti che ogni volta porto via con me, c'è anche la sensazione di vivere dei momenti di congiunzione metafisica con un mondo che vive ormai solo attraverso di Lui.

Senza le sue conoscenze e il suo archivio, un testo completo e dettagliato, tanto da essere considerato definitivo, come "L'Archet", non sarebbe mai esistito. 

Bernard Georges Louis Millant, nasce il 13 di Maggio del 1929 a Parigi, da Max Stanilas, liutaio, e Suzanne Lardon.

Nipote di Roger Millant, liutaio, e quindi cugino di Jean Jeaques, archettaio, dopo aver completato la scuola dell'obbligo, Bernard all'età di 13 anni inizia il primo apprendistato nel laboratorio di famiglia.

Nel 1946, sotto consiglio del padre, fece un periodo di tirocinio con Amedée Deiudonné, lavorando con René Morel come compagno di banco. In oltre frequentò per alcuni anni il laboratorio dei Morizot fréres a Mirecourt, per perfezionarsi nell'archetteria.

Bernard Millant con i cinque Fréres

Nel 1949 parte per New York dove lavorerà nel laboratorio Rudié al fianco di Jaques Francais, dove inizierà, grazie agli insegnamenti di Rembert Wurlitzer, ad appassionarsi agli archi.

A New York con Jaques Francais

La trasferta americana non dura molto. L'anno successivo, il 1950, è già di ritorno a Parigi, dove il 17 di Novembre si sposa con Francoise Davot, che il 27 Febbraio del 1954 darà alla luce la loro unica figlia Catherine. Nello stesso anno, appena ventunenne, apre il suo laboratorio al numero 56 di rue de Rome a Parigi, dove ancora oggi potete trovarlo.

Durante gli anni '50, a causa di una brutta depressione economica, per avere più sicurezza lavorativa, oltre a costruire iniziò anche a fare restauro per alcuni colleghi come Billottet e Dechamp and Enel.

Durante la sua vita lavorativa, si è diviso equamente tra archi e strumenti, ottenendo due certificati d'onore a Liège; uno per un quartetto di strumenti e l'altro per uno di archi. Viene anche premiato con la medaglia d'oro categoria archi, al concorso di Ascoli Pieno nel 1959.

Il decennio 1960/70, è fondamentale per la carriera di Bernard. In questo periodo produce circa quattro cinque archi al mese, alcuni di questi considerati tra i migliori della sua produzione.

Nel 1967, riceve la Medaglia al Merito per l'Artigianato, e nel 1969, la medaglia d'oro a Liège. Sempre in questi anni sviluppa, in collaborazione con Pascal, professore di viola al conservatorio di Parigi, un nuovo modello di arco; leggermente più corto, ma con la stessa lunghezza di crine utile degli archi normali.

Avendo molto restauro da eseguire, Millant ha avuto modo di avere alcuni ottimi assistenti come: Jean-Yves Rouveyre, Daniel Berg, Serge Stam, e naturalmente Jean Francois Raffin, dal 1972 al 1989.

Nel 1973 viene nominato Giudice Perito per l'Alta Corte, e la Corte d'Appello di Parigi.

Da sempre impegnato nella divulgazione della tradizione Francese, nel 1988 la città di Parigi gli ha conferito il "Gran Prix de la Création".

Nel 1989, cede l'attività a Loic e Verena Le Canu, anche se continuerà a esercitare come perito della Corte d'Appello, e diverrà presidente della commissione giudicante del premio "Un des Meilleurs Ouvriers de France". Dal 1999 è presidente della giuria del "Concorso Etienne Vatelot" di Parigi.

La sua produzione di archi non è enorme, dal momento che ha esercitato sia come archettaio che come liutaio, ma è di ottima qualità; apprezzata sia dai musicisti, che dai collezionisti.

Bernard Millant è: 

Cavaliere dell'Ordine delle Arti e della Letteratura

Cavaliere dell'Ordine nazionale di Merito

   

Gli archi

Arco da contrabbasso modello Francese Bernard Millant

Naturalmente analizzando il lavoro del M° Millant non si può non tenere conto di dove e sopratutto da chi è nato. Il primo antenato liutaio del Maestro è S.A. Deroux, il suo bisnonno nato nel 1848, e nonno di Roger e Max; rispettivamente lo zio e il padre.

L'ispirazione più grande, a parte aver fatto apprendistato dai Morizot, gli veniva sicuramente dalla collezione di famiglia, che constava di alcuni dei pezzi più belli e rappresentativi della tradizione Francese.

Le testine, soprattutto nel primo periodo tendono molto a Dominique Pecatte, anche se molto più ordinate e meno virulente.

I nasetti sono di proporzioni moderne, ma le stilistiche della gola si alternano, alle volte tendendo verso Peccatte, altre più vicine a Sartory. In alcuni casi prova anche a richiamare un aroma di tardo '700 allungando molto la profondità della gola.

La maggior parte dei nasetti del M° Millant ha un appoggio ottagonale "Hill".

A presto

Paolo

Al Maestro Bernard Millant con l'affetto di un umile allievo