BROUILLIER E MOINEL; UN OPERAIO E UNO SFORTUNATO

Altri due illustri sconosciuti a spasso per i laboratori di Mirecourt. Mentre però per Brouillier questo misconoscimento è imputabile al brutto carattere e alla manualità non eccelsa, altrettanto non si può dire per Moinel, colpito in gioventù da una sfortuna Mondiale.

Arco da violino Louis Bazin

Come avrete capito, anche questi due signori seppur per motivi diversi, non furono delle colonne portanti della scuola di archi Francese, ma come i cari Diter e Piroué, possono tornare utili per comprendere il multiforme mondo di Mirecourt.

Il periodo d'azione è più o meno quello dei due precedenti, anche se spostati in avanti di un decennio. Siamo arrivati agli inizi del '900, e qualcosa sta cambiando all'interno della scuola fucina per archettai che era il laboratorio Bazin. Charles Nicolas nei primi anni del'900 inizia lentamente a passare le consegne al figlio Charles Louis.

Mentre Charles Nicolas, da buon politico, dedica gli anni della pensione al tentativo di aprire una vera e propria scuola d'archi, cosa che mai gli riuscirà, Louis si dedica intensamente alla produzione, e di conseguenza al riassetto lavorativo del laboratorio.

Assume molto personale e il livello dei prodotti ne risente sensibilmente. Come potete vedere dalle foto, alcuni (per non dir pochi) erano di buon livello, altri lasciavano un' pò a desiderare.

Non tra i migliori, ma neanche tra i peggiori c'era Eugène Brouillier detto "Victor". Nasce naturalmente a Mirecourt il 7 Dicembre del 1887 dal liutaio Eugène Brouillier e Marie Clémence Amélie Guillaume.

L'apprendistato inizia come sempre nei primi anni dell'adolescenza, e il laboratorio dove lo compie è quello di Cuniot-Hury.

Alla morte di quest'ultimo decide di spostarsi. Nel 1911 si impiega da Marc Laberte, ma probabilmente per via del livello veramente basso di questo laboratorio, poco più tardi si sposta da Bazin. Louis Bazin, che come già detto aveva assunto la guida del laboratorio paterno da ormai alcuni anni.

Come tutti gli artigiani, almeno quelli fortunati, è costretto a interrompere il lavoro a causa della Grande Guerra. Riprenderà nel '20 lavorando per un quinquennio per Paul Bailly.

Nel 1925 tenta di mettersi in proprio o quasi. Insieme con l'amico Francois Lotte fonda la "Brouillier & Lotte". Gli archi che costruiscono sono ispirati principalmente alle stilistiche del maestro Bazin, ma l'attività è destinata a far presto naufragio. Probabilmente per colpa del brutto carattere dei due, ad appena un anno di distanza, nel 1926, la società si scioglie e Victor lavorò in proprio per alcuni anni, anche se non aprì un attività ufficiale.

Nel 1931 è tristemente costretto a piegarsi ed entra a lavorare ancora una volta nel laboratorio da cui era scappato da ragazzo; Marc Laberte.

Rimane da Laberte fino al 26 Settembre del 1951, giorno del decesso.

Non avendo mai timbrato un arco è difficile stabilire esatta,ente le sue stilistiche; ruotò tutta la vita attorno a quelle del suo maestro Louis Bazin.

Storia leggermente diversa e molto più sfortunata è quella di Charles Amédée Moinel.

Nasce a Parigi da Xavier Moinel, liutaio, e Anne Cherpitel, e il giorno in cui vede la luce è anche foriero di un cattivo presagio, che purtroppo per lui si avvererà; è il 2 Novembre 1893.

Anche se figlio di un ottimo artigiano, molto presto il padre lo spedisce a Mirecourt in laboratorio da Bazin per imparare il mestiere.

Nel 1908 entra da Bazin, e grazie ad una facilità manuale sorprendente, nel 1911 è già pronto per tornare a Parigi.

Inizia per un primo periodo a lavorare per il fratello, il liutaio Emile Daniel Moinel, che negli anni a venire rileverà il prestigioso laboratorio paterno, al numero 45 di rue de Rome.

Anche se aveva una mano eccellente, questa non gli servì per evitare di essere coinvolto nella Grande Guerra. Fu arruolato nel 1914 e già pochi mesi dopo congedato a causa di una grave ferita riportata in battaglia.

Morì il 2 di Maggio del 1915 a soli 22 anni, rimanendo, grazie alla Grande Follia, una delle grandi promesse mai espresse dell'archetteria Francese.

Le stilistiche di Amédée rimangono per tutta la sua breve vita ispirate a quelle del maestro Bazin.

Approfondimenti :

DITER E PIROUE'; DUE DELLE MILLE MANI  

CHARLES NICOLAS BAZIN; IL FONDATORE 

CHARLES LOUIS E CHARLES ALFRED; GLI ULTIMI BAZIN  

EUGENE CUNIOT, dit "CUNIOT-HURY"; UNO, NESSUNO E CENTOMILA  

MARC LAMERTE O PRESSAPPOCO  

FRANCOIS E ROGER LOTTE; UN ALTRA FAMIGLIOLA  

E adesso una piccola soddisfazione, che credo sia toccata a pochissimi Italiani. Ieri sono stato contattato da un artigiano Brasiliano che mi chiedeva se il nostro laboratorio proponesse corsi di archetteria personalizzati. Gli ho risposto affermativamente dandogli i dettagli di tempistiche e costi.

Questa la sua risposta :

"Paolo,

I can't believe I am talking to you.  I have read your entire blogs, and, you are the man!  Your 2 weeks are a little pricey, but it is a different level than what I was going to do in Paris. (...)Well Sir, again it is an honor to be in contact with you and your offer will be an opportunity too good to pass up.  Many thanks!

Mark."

A presto

Paolo