JACOB EURY; IL MINORE

L'altra sera stavo facendo due chiacchiere con il M°Ilya Grubert, il quale mi domandava per quale motivo alcuni grandi archettai dell'epoca Tourtiana, sono sconosciuti alla maggior parte dei musicisti. La risposta è semplice, il rapporto che c'era tra Francois Xavier Tourte e i suoi contemporanei era molto simile a quello tra Beethoven e Schubert: - Io sono il Dio compositore fatto uomo e tu sei solo un compositorucolo di canzonette da balera! -

Tourte era un egemone; Lui era il grande e gli altri non erano nessuno. Lupot II, Persoit, e Eury appunto, per secoli e anche oggi sono sconosciuti a gran parte dei musicisti. Senza voler togliere nulla alla magnificenza de "Le Jeune", questi tre in special modo hanno contribuito anche loro a creare l'arco moderno e la grandezza della scuola Francese. Però al contrario di Schubert, la cui grandezza oggi è universalmente riconosciuta, questi "altri" grandi sono rimasti almeno parzialmente nell'ombra. Il motivo va ricercato ovviamente nei fini commerciali: più Tourte è leggenda, e più è possibile alzare il prezzo dei suoi archi; pensate che la reticenza è talmente forte che nessuno dei grandi esperti dichiara esplicitamente che questi tre personaggi hanno lavorato e studiato con Lui.

Di Persoit, abbiamo già ampiamente parlato, adesso ci occuperemo di uno degli altri due: Jacob Eury.

Figlio d'arte, nasce il 6 di Aprile del 1765 a Mirecourt, da Francois Eury, liutaio, archettaio, e commerciante, e Libaire Villemin. Già in giovane età (sette, otto anni), inizia a frequentare il laboratorio del padre per apprendere i primi rudimenti del lavoro.

Rimane con lui fino al 1784, anno in cui viene chiamato ad adempiere al servizio di leva. Dopo otto anni di naja, nel 1792 fa ritorno a Mirecourt per un breve periodo, dopo di che si trasferisce definitivamente a Parigi.

L'anno preciso in cui  arriva nella capitale non è conosciuto, quello che si sa è che appena giuntovi si reca alla corte del Dio Tourte per perfezionare lo stile, che a Mirecourt era ancora molto primitivo.

Dopo alcuni anni, nel 1807, si trovano tracce di un Hury, negli almanacchi commerciali di Parigi, residente in Rue des Boucheries; si tratta probabilmente del nostro Eury, a cui un errore di spelling aveva cambiato il cognome.

Nel 1811 si hanno tracce di lui, questa volta con il nome giusto al 24 di Rue de Thionville Nel '12 si trasferisce al 20 di Rue des Lyonnais Saint-Jacques, in casa della futura moglie, Félicité Picasse.

Nel 1815 gli affari non vanno molto bene, e come riportato dai documenti ufficiali, Jacob è costretto a farsi prestare 500 franchi dal collega liutaio Jean Gabriel Koliker.

Nel 1819 si trasferisce al 27 di Rue Croix des Petits Champs, a tre numeri di distanza da Koliker probabilmente per via della collabornazione che aveva con Lui.

Nel '20 e '21, i registri commerciali lo danno residente in Rue de Bailly, e nel '22 sposta il laboratorio in Rue de la Clef. I suoi lavori migliori sono di questo periodo, ed è proprio in questi anni che adotterà una particolare stilistica della testa,che lo differenzia da tutti gli altri e di cui avrò a parlarvi più approfonditamente nel prossimo post.

Nel 1826 muore sua moglie e è costretto a vendere la casa per pagare i debitori. Nello stesso anno si sposa una seconda volta con Marie Le Boucher e si trasferisce a Verailles, città natale di lei.

Da questo momento si ritira ufficialmente dalla produzione, anche se costruirà ancora fino all'inizio degli anni '40.

Separato dalla moglie, e cagionevole di salute, Jacob si spegne a Versailles il 7 Ottobre del 1848, dopo aver costruito centinaia di magnifici archi, spesso confusi con quelli del collega più famoso Francois Tourte.

Per adesso ci fermiamo qui, della stilistica di questo autore ne parleremo la prossima settimana. Così approfitterò per farvi una sorpresa. Stay tuned!

A presto

Paolo