JEAN BAPTISTE VUILLAUME.

Ho provato a cercare un aggettivo che potesse descrivere in una parola la particolarità dominante del carattere di Jean-Baptiste Vuillaume: sagace, scrupoloso, macchiavellico. Ma tutte e nessuna sembrano completare l'immagine di quest'uomo. Quindi per saperne di più sarete costretti a leggervi tutto l'articolo!

Anche se Liutaio, J.B. Vuillaume, grazie alla sua sagacia negli affari, la continua ricerca, e l'istinto innato per i grandi artigiani, ha reso possibile lo sviluppo della più grande tradizione archettaia Francese.
Come più volte detto, non esisteva una scuola come viene intesa oggi. Si iniziava a Mirecourt da bambini e se si aveva talento dopo alcuni anni di apprendistato si veniva trasferiti a Parigi alla corte del re Vuillaume per raffinare il mestiere. Un caso su tutti: Dominique Peccatte.

La storia

Jean-Baptiste nasce a Mirecourt il 16 Vendémiaire del VII anno del calendario della Rivoluzione, 7 Ottobre 1798 del Calendario Gregoriano, da Claude Francois, di professione Liutaio e Anne Leclerc.
Primo dei cinque fratelli che arriveranno all'età adulta, dal matrimonio ne nacquero sette, J.B. iniziò il suo apprendistato all'età di dodici anni, ma visto la difficoltà di mantenere una famiglia così numerosa, il padre preferì inserirlo in un altro laboratorio, in modo da avere un salario in più che entrava in casa.

Lavorò probabilmente in più di un laboratorio. Da quello di Joseph Chanot, artigiano vicino al padre, a Nicolas Mathieu che ne ebbe l'affidamento dopo la scomparsa della madre, fino ad arrivare da Simoutre, che gli fornirà una preziosa opportunità per trasferirsi a Parigi.
Il figlio di Simoutre, Nicolas Eugène, quasi contemporaneo di Vuillaume, fu invitato a lavorare a Parigi da Francois Chanot, che costruiva violini e chitarre, ma ha causa della situazione familiare fu costretto a declinare l'invito, e al suo posto propose J.B..

Dopo aver ottenuto il passaporto, all'epoca Mirecourt faceva parte della Lorena, Vuillaume 17 settembre del 1818 parte per Parigi dove lavorerà da Chanot per alcuni anni.

Dopo aver assolto gli obblighi di leva viene impiegato da Lété, commerciante e costruttore di organi, che nel 1823 riceve la medaglia d'argento all'Esposizione di Parigi per un violino costruito da J.B., e per questo motivo gli consente di iniziare a firmare i suoi strumenti.

Lavorando nella capitale ed avendo un cervello ben funzionante, si rese presto conto    dell'importanza delle innovazioni tecniche e meccaniche introdotte da Tourte nella costruzione degli archi, sia dal punto di vista sonoro, che della suonabilità. Sfortunatamente per lui il Grande Maestro, era già molto famoso anche fuori dai patri confini ed in oltre già avanti con l'età.

Nel 1825 incontra però un degno sostituto di Tourte, di cui abbiamo già parlato a lungo sul blog; Jean Pierre Marie Persoit.
Persoit è già un artigiano affermato, ma come già detto più umile e dimesso dell'irruento Tourte, e nonostante abbia già un suo stile definito e sia di quindici anni più giovane, Vuillaume riesce lentamente ad imporgli i suoi modelli stilistici.
Sempre nel 1825 entra in società con Lété, ma l'idillio durerà poco, interrompendosi nel '27.

Nel 1826 avviene uno degli incontri più importanti della storia dell'archetteria Francese, Dominique Peccatte, a soli sedici anni arriva a Parigi, e Vuillaume lo affida a Persoit che ne diventerà l'insegnante. Da questo momento in avanti il laboratorio di J.B.V. si trasformerà nel punto focale per la formazione delle nuove leve dell'archetteria.

Oltre a Persoit e Dominique Peccatte hanno lavorato per Vuillaume:

Claude Joseph Fonclause dal 1830 al 1840
Nicolas Maline dal 1840
Jean Gran Adam dal 1842 al 1853
Joseph Henry  dal 1847
Pierre Simon dal 1847
Francois Peccatte dal 1852 al 1853
Nicolas Meire probabilmente intorno al 1860
Francois Nicolas Voirin (suo nipote) dal 1855
Charles Peccatte seguito da Voirin dal 1866 al 1870
Jean Josep Martin dal 1858 al 1863
Charles Claude Husson dal 1870 al 1874
Justin Poirson intorno al 1870
Prosper Colas dal 1873 al 1874

Ma c'erano anche alcuni stranieri:

L. Bausch 1840
E. Liebich 1850
J-C Nurnberger 1860
T. Jacobsen 1874
H-R Pfretschner 1874

Jean Baptiste Vuillaume muore a Parigi il 19 Marzo del 1875 a causa di un colpo apoplettico da cui era stato colpito due giorni prima, lasciandoci in eredità alcuni dei più grandi archi mai costruiti e soprattutto avendo rivoluzionato il modo stesso di intendere Liuteria.

Essendo uno dei personaggi fondamentali dell'archetteria Francese gli articoli dedicati a lui saranno più di uno. La prossima settimana parleremo delle innovazioni tecniche da lui introdotte.

A presto

Paolo.