LA CURVA E LA FORZA

Nello scorso post ho cercato di spiegarvi come riconoscere una curva ben eseguita. Questa settimana invece inizieremo ad approfondire un altro aspetto che è strettamente legato alla curva, ovvero la "forza di un arco".

Giusta quantità di curva arco da violino

Quando per la prima volta date in mano un arco ad un musicista, molto spesso, addirittura prima di provarlo, la domanda che vi pone è: Quanto pesa? Questo perchè è comune pensiero e convincimento dei musicisti, che il peso di un arco sia indice di più o meno forza.

In realtà il peso, è la componente più variabile che c'è in un arco. Il peso viene deciso in base alle caratteristiche meccaniche del legno che verrà utilizzato. Prendiamo come riferimento l'arco da violino. La scuola francese, dopo anni di sviluppo, ha fissato per gli archi da violino il peso di riferimento a 60 grammi; ma attenzione, ho detto "di riferimento". In realtà il peso degli archi è deciso solo dall'archettaio, che una volta arrivato ad un livello di forza adeguata, si ferma e non toglie più legno qualsiasi sia il peso della bacchetta. E' possibile trovare un arco da violino che pesa 62g, ma è morbido, ha causa della scarsa qualità del materiale utilizzato, ed uno di 57.5g che è rigidissimo. Oltre tutto le montature influiscono molto sul peso complessivo dell'arco. Tra una fasciatura in filo d'argento di diametro 0,30mm, ed una in fanone di balena ci sono circa tre grammi di differenza. Lo stesso si può dire tra un bottone in tre parti(argento, ebano, argento), ed uno tutto in argento, o tra un nasetto in ebano, tartaruga o avorio. In poche parole tutte le componenti che fanno parte della montatura dell'arco possono variarne notevolmente il peso, ma non la forza.

Tralasciamo al momento il fatto che nessun musicista suonando può percepire il peso dell'arco che ha in mano, ne sente il bilanciamento e cioè il peso alla punta. Occupiamoci invece di una delle due componenti che possono variare molto la forza di un arco; una è la qualità del legno, o meglio la tensione delle sue fibre e la sua densità, l'altra è la "curva". Anche se corretta, e cioè senza zone piatte o irregolari, di curva è necessario darne una certa quantità. Per capire se la quantità è giusta si deve prendere come riferimento il suo punto massimo, e cioè la zona della bacchetta che è più vicino ai crini. Ad esempio negli archi da violino e viola, con la bacchetta a riposo, nel massimo  punto di curva il legno deve toccare i crini. Per quello da violoncello deve distanziarsi di circa 2mm, e per quello da contrabbasso di 4mm.

Giusta quantità di curva arco da violoncello

E' naturale che ogni pezzo di legno ha una sua storia e quindi delle piccole variazioni di questi riferimenti ci possono essere. Se ad esempio trovate un arco che vi piace molto, ma che desiderereste fosse solo un pochino più forte, sarà sufficiente chiedere all'artigiano di togliere un' pò di curva, e come per magia l'arco diventerà più forte. Ovviamente, e questi sono rudimenti di fisica meccanica, meno curva date ad un arco, più aumenta la sua forza, e allo stesso tempo diminuisce la sua capacità di saltare. Se avete avuto in mano un arco barocco dritto potete capire perfettamente quello che dico. E pensate di suonare invece con degli archi primitivi, con la curva opposta a quella degli archi moderni. Non solo vi sognereste il balzato, ma anche il concetto di peso sulla corda. Ed infatti le differenze di suono con questi archi erano possibili solo tramite la tecnica di tensione dei crini, che era eseguita direttamente con le dita e quindi modificabile a piacimento dall'esecutore durante l'esecuzione. Tendendo i crini di più o di meno, si andava a modificare la tensione delle fibre del legno e quindi l'intensità del suono, esattamente quello che facciamo oggi quando alleggeriamo per avere un pianissimo, o scarichiamo tutto il peso del braccio in un fortissimo, ma in un modo decisamente più comodo direi.

Tirando le somme di tutto il discorso, è possibile modificare la forza di un arco togliendo curva, ma l'operazione deve essere eseguita da un valido artigiano che conosce bene il proprio lavoro, e non deve essere eccessiva; diciamo che ci si può discostare dai riferimenti espressi sopra di 1-1.5mm non di più. Per il violino ad esempio il range è da 0 a 1mm al massimo.

Dare troppa curva o poca può creare notevoli problemi alla meccanica dell'arco e la prossima settimana scopriremo il perchè.

A presto

Paolo.