LA SCOMPARSA DEL "VOLTIGER" E LA FINE DEI MALINE

Nascita, vita, e morte di un laboratorio artigiano. Una storia non molto diversa da quelle che hanno contribuito alla chiusura di molte attività nate intorno ad un artigiano capace. L'unica differenza, è che in questo caso stiamo parlando di uno dei tre laboratori più importanti, per il contributo che hanno dato allo sviluppo, e alla conservazione della scuola Francese. Quello del "Voltiger".

Arco da violino Pierre Maline

Pochi, anzi pochissimi, furono quei laboratori in grado di sopravvivere alla dipartita del fondatore, tra quelli veramente grandi, nessuno purtroppo.

Una delle eccezioni è ad esempio il laboratorio Bazin, che attraversò indenne addirittura tre generazioni; anche se parlare dei Bazin come grandi archettai, lo trovo quanto meno eccessivo. Buoni artigiani, questo si.

Quelli veramente grandi invece non ebbero scampo. Jean Baptiste Vuillaume, non aveva figli maschi che potessero proseguire l'attività; Etienne Pajeot non ne ebbe. L'ultimo, temporalmente e in grado di importanza, fu probabilmente vittima di una commistione di fattori, tra i quali una forte crisi economica, e l'incapacità di affrontarla in modo efficace, diremmo oggi.

Il "Voltiger" dell'archetteria Francese, altri non è che Nicolas Maline. Che nel 1849 ricevette il grado di Chevalier de la Légion d'Honneur, per il suo servizio nei Voltiger appunto; corpo speciale di fanteria leggera dell'esercito Francese.

Se per gli altri due laboratori il problema fu la mancanza di successori, altrettanto non si può dire dei Maline. Ho contato circa ventidue, tra liutai e archettai, la maggior parte sconosciuti, nell'albero genealogico di questa famiglia; e in meno di duecento anni. Il motivo almeno a mio avviso sta' nella precoce scomparsa del Voltiger, a soli 55 anni, e nell'enorme divario tra le Sue capacità, e quelle degli immediati successori.

Teniamo ben presente che Nicolas Maline, oltre a costruire degli archi eccellenti (quelli fatti da Lui!), aveva creato un laboratorio fucina dal quale uscirono alcuni grandi artigiani; Jean Joseph Martin, solo per citarne uno. Chi arrivò dopo, un po per la crisi, e molto per incapacità, fece crollare rapidamente tutto.

Il figlio di Nicolas e Marie Anne Grandcolas, Nicolas Auguste Eugène, nasce a Mirecourt il 12 Settembre 1855.

Inizia nel '70 l'apprendistato, ovviamente con il padre, e lavora con Lui fino al 1877, anno della morte. Dopo di che, trovatosi solo, decide di mettersi in società con lo zio Jean Joseph (1838 - 1882), e il cugino quindicenne Francois Alexandre.

Francois Alexandre, nasce a Mirecourt il 19 Ottobre 1862, da Charlotte Agnès Prétot, e Jean Joseph Maline

Il società, composta da padre e figlio, più Nicolas Auguste Eugène, che svolgeva anche la funzione di direttore del laboratorio, continuerà a produrre fino al 1901.

Le stilistiche adottate dai Maline, si ispirano a Nicolas per il primo periodo (1877 - 1890), poi seguendo le richieste del mercato si avvicinano a quelle di Charles Nicolas Bazin.

Il 1901 è l'anno della rottura. A causa della crisi, Francois Alexandre, lascia solo Nicolas Auguste Eugène, e va a lavorare per Cuniot-Hury. Cinque anni più tardi anche lui seguirà il cugino, rassegnandosi alla definitiva chiusura dell'attività che fu del padre.

Il 1906 è anche l'anno in cui inizia a lavorare il figlio di Francois Alexandre, Pierre, nato il 22 Novembre 1883.

Le strade di questi tre artigiani rimarranno unite fino alla morte di Eugène Cuniot (1910), per poi separarsi definitivamente.

Pierre, il più giovane, andò a lavorare per Féret-Marcotte, e li rimase fino al giorno della morte, il 10 Febbraio 1939. Il suo lavoro, conosciuto grazie ad alcuni archi timbrati a suo nome, ci rivela un medio artigiano, che si allinea senza troppe domande ai gusti dominanti del periodo.

Suo padre, Francois Alexandre, lavorò con il figlio da Féret-Marcotte, fino alla morte, il 17 Agosto 1922. Non avendo mai timbrato un arco non è possibile sapere con esattezza le sue caratteristiche stilistiche e tecniche. E' plausibile comunque credere che non si discostassero molto da quelle dello zio e del cugino.

Ed infine Nicolas Auguste Eugène, figlio del grande Nicolas Maline, termina la sua vita in un sobborgo di Parigi, facendo perdere le sue tracce nel 1917.

Arco da violino Pierre Maline

Ancora due parole prima dei saluti. Faccio notare che alla luce di quanto scritto, gli archi di questa famiglia sono molto insidiosi. A meno di essere un esperto di archi, ritengo difficile che qualcuno sia in grado di distinguere il lavoro di queste mani, ma come già detto, i valori in gioco sono molto diversi, e il nome Maline troppo luminoso.

Se dovete acquistare un arco di questi autori, pretendete un certificato blindato, o sarete esposti a possibili spiacevoli sorprese.

Approfondimenti:

NICOLAS MALINE: L'ARCHETTAIO-IMPRESARIO 

I BAZIN; FRANCOIS XAVIER IL CAPOSTIPITE 

CHARLES NICOLAS BAZIN; IL FONDATORE 

CHARLES LOUIS E CHARLES ALFRED; GLI ULTIMI BAZIN 

I CARATTERI DI VUILLAUME 

ETIENNE PAJEOT: L'ARCHETTAIO DALLE MILLE TESTE 

J.J. MARTIN: L'ULTIMO GRANDE 

EUGENE CUNIOT, detto "CUNIOT-HURY"; UNO, NESSUNO E CENTOMILA 

JEAN JOSEPH MARTIN - 1880/85

A presto

Paolo