LOUIS JOSEPH MORIZOT PERE E LE DINASTIE

UN ARCO PER TUTTI!

Questo è sicuramente il motto che più rappresenta il carattere dei Morizot, ultima delle grandi dinastie familiari di Mirecourt che ha perfezionato la catena produttiva della fabbrica artigianale, riuscendo a servire ogni livello di strumentista.

Arco da violino Louis Joseph Morizot "Père"

Il caso del capostipite dei Morizot, rappresenta un esempio classico di come si sviluppassero il laboratori artigiani di Mirecourt. E' lui infatti che rappresenta il gancio di congiunzione tra due grandi famiglie artigiane. Vi ricordate Nicolas Maline; bene era suo zio.

Suo padre Costant, lattoniere, aveva sposato in seconde nozze Chaterine Maline; unica figlia femmina dei dieci di Guillaume Maline, tutti liutai o archettai, tra cui naturalmente il più famoso Nicolas; zio di Louis Joseph.

Fedele allo stile di famiglia, oltre naturalmente a scegliere di fare l'archettaio, riscattando in questo modo l'onore della madre che era sfuggita alla recluta dei Maline, mette anche al mondo, con la moglie, Louise Buobon, ben sei figli; naturalmente tutti archettai, eccetto uno liutaio!

Nato a Darney il 22 Marzo del 1874, inizia il primo apprendistato da Cuniot-Hury, e successivamente, come la maggior parte dei giovani archettai fa tappa nel laboratorio di Charles Nicolas Bazin.

Rimane da lui fino al 1914, periodo in cui inizia ad avere una piccola collaborazione con Eugène Sartory. Il collega più famoso gli commissiona prima delle sgrossature, ed in seguito alcuni nasetti e qualche arco completo.

Nel 1919 si mette in proprio e definisce il suo stile; le sue teste sono leggere e semplici, e le bacchette non sono così lontane da quelle del collega più famoso Sartory, per il quale ancora lavora; anche se per poco.

Piccolo aneddoto che fa capire meglio il perché ho definito Eugène Sartory un Velociraptor.

Anche se abitava e lavorava a Parigi, Sartory era solito tornare a Mirecourt in estate per far visita alla madre. Trovandosi a passare davanti al laboratorio del suo collaboratore Louis Joseph Morizot, aveva visto sulla porta di ingresso la scritta "Louis Morizot ex-operaio di Eugène Sartory".

Non ci crederete, ma Sartory lo ha querelato per aver scritto il vero!

Dal 1925, grazie anche ai suoi figli che da 1920 avevano iniziato a lavorare con Lui, il volume di affari del laboratorio aumenta notevolmente, tanto che diventerà e rimarrà uno dei due con il maggior numero di clienti insieme a quello di Charles Nicolas Bazin.

Nel 1927 vince il primo premio all'Esposizione Artigianale, e nel 1933 apre una nuova attività con i figli sotto il nome di "Louis Morizot & fils".

A 63 anni, ormai anziano, viene costretto dai problemi di vista a limitare molto il suo lavoro di costruzione. Si trasferisce da figlio liutaio e si dedica a finiture e piccoli restauri, per i figli.

Muore a Mirecourt il 15 Agosto del 1957, passando alla storia come quello che ha prodotto il maggior numero di archi del '900; un arco per tutti!

Gli archi

Ovviamente, come tutti i laboratori/fabbrica, la qualità dei Morizot non è sempre omogenea, ma si distingue, almeno a parer mio positivamente, da quella del suo unico altro simile per diffusione e numeri; Charles Nicolas Bazin.

Non so come spiegare; mentre nei Bazin, anche quelli belli e puri, traspare un velato disinteresse di quest'uomo per gli oggetti che costruiva, considerandoli una fonte di arricchimento e una via di accesso all'elevazione sociale.

A Morizot invece piaceva fare archi, e nei suoi lavori migliori lo si vede. Le testine sono leggere e piene di vitalità, anche se i nasetti non gli erano completamente chiari, il lavoro tecnico è eseguito veramente a regola d'arte.

A presto

Paolo