PAUL WEIDHAAS; IL GIRAMONDO

Anche se non girò proprio tutto il mondo, il simpatico signore ritratto nella foto navigò l'Europa in lungo e in largo, per accrescere la sua conoscenza e le relazioni commerciali. Da buon patriota però, quando arrivò il momento di scegliere rimase fedele alla sua terra.

Paul Weidhaas ( 1894 - 1962)

Figlio d'arte, Paul nasce a Markneukirchen nel 1894 e apprende la professione inizialmente dal padre, Ewald Weidhaas, tra il 1908 e il 1911.

Su dove si sia recato per il perfezionamento immediatamente dopo il 1911 c'è una piccola querelle.

Il testo di riferimento, ovvero German Bow Makers 1783 - 1945, riporta una sua permanenza di due anni (1911 - 1913), nel laboratorio di E. Liebich a Breslau; a confermare anche il Dictionneire Universal des Luthier (R. Vannes).

Il sito di famiglia riporta invece la sua permanenza nello stesso periodo a Lipsia, nel laboratorio di L.C.A. Bausch e questo è impossibile. Non solo l'ultimo Bausch, Otto, era morto vent'anni prima che Lui nascesse, ma non è possibile neanche che abbia lavorato per W.E. Paulus, che con il figlio ne rilevò l'attività, dal momento che comunque quest'ultima venne definitivamente chiusa nel 1908.

Prendendo per esatta la prima ipotesi, dopo Breslau, nel 1913 si sposta a Amburgo da Winterling dove rimane fino al 1915. Sempre ad Amburgo compie anche gli esami di stato per diventare archettaio nel 1918.

Tornato a Markneukirchen riceve le consegne dal padre che gli lascia la conduzione dell'azienda. Proprio per consolidarla e farla progredire sia commercialmente che qualitativamente, all'inizio degli '20 inizia un lungo pellegrinaggio attraverso l'Europa, che lo porterà a collaborare con i maggiori artigiani dell'epoca.

La prima tappa che fa è ad Amsterdam, prima da J. Stuber, archettaio con cui aveva buoni rapporti essendo anch'esso originario di Markneukirchen, che probabilmente lo aiutò anche ad entrare in contatto con uno dei maggiori commercianti dell'epoca; Max Moller anche lui Bavarese di nascita.

Nel decennio che va dagli anni '20 ai '30 è comunque un altro l'incontro che gli cambierà la vita; quello con Victor Francois Fetique. I risultati di questo incontro saranno visibili in tutti i suoi lavori successivi.

L'attività subisce una forzata battuta d'arresto a causa della Seconda Guerra Mondiale, ma poco dopo Weidhaas da buon Tedesco si rimette a lavoro e è proprio in questi anni che assume come apprendista un giovane di nome Siegfried Finkel.

Weidhaas in quegli anni ha una figlia in età da marito e Siegfried oltre ad essere un bel ragazzo, promette bene anche come archettaio. Hanna, la figlia, si innamora di Siegfried e nel 1947 Paul è già nonno.

Con il passare degli anni la vita si faceva sempre più dura. La Germania aveva perso la Guerra e in Baviera arrivò la cortina di ferro. Fu proprio Weidhaas a consigliare a Finkel di prendere la figlia e il nipote e spostarsi in Svizzera per sottrarsi all'avanzante regime comunista. Nonostante ciò non li seguì, rimanendo attaccato alla sua terra fino alla fine dei suoi giorni; nel 1962.

Arco da violoncello Paul Weidhaas

Gli archi

Il lavoro di Paul Weidhaas, come quello della maggior parte degli artigiani Tedeschi dell'epoca si divide in due parti; il suo e quello dei vari lavoranti che ebbe in laboratorio, non ultimo Sigfried Finkel.

Nonostante fosse di buon livello, la sua produzione secondaria è trascurabile; buoni oggetti da lavoro senza grandi pretese.

I suoi lavori personali sono invece degli di nota. In un primo periodo le sue stilistiche aderiscono quasi completamente alla scuola Tedesca di Bausch; anche se come già detto non lo incontrò mai.

Il secondo periodo è oltremodo interessante. Le stilistiche, come si può vedere nella foto dell'arco da violoncello, ricordano sensibilmente il lavoro di Victor Fetique.

Sia il nasetto che il bottone sono eseguiti calcando questo autore, anche se a dire il vero la gola del nasetto stretta tradisce le origini. La testina invece non lascia dubbi. La geometria anche se ispirata a Fetique tende a essere più arretrata del Francese e l'arrivo del profilo della testa come potete vedere non tocca l'avorio; perfetto stile Tedesco.

Da notare che nonostante stilisticamente si sia ispirato a Fetique, meccanicamente rimane invece saldamente ancorato alla scuola Tedesca, utilizzando curve antiche o pseudo tali.

Arco da violino Paul Weidhaas

Approfondimenti :

LUDWIG AUGUST CHRISTIAN BAUSCH; IL TOURTE TEDESCO  

LA BREVE STORIA DEI BAUSCH  

VICTOR FRANCOIS FETIQUE; IL CAGIONEVOLE 

A presto

Paolo