ARCO DA VIOLINO NICOLAS LEONARD TOURTE - PARIGI 1790 ; MERAVIGLIOSO!
Tenere tra le mani oggetti di questo genere anche se per pochi giorni è, per uno che fa il mio mestiere, come entrare nel paese delle meraviglie. Gli albori dell'archetteria e la bellezza della creatività non ancora incanalata in schemi formali preconcetti, e l'enorme talento di uno dei più gradi artigiani che la nostra professione abbia espresso. Tourte l'Aìné!
Arco da violino Nicolas Leonard Tourte - Parigi 1790
La storia dell'archetteria lo annovera appunto come uno dei più grandi artigiani Francesi, ma lo posiziona un gradino sotto al più noto fratello minore Francois Xavier. Motivo di questa considerazione è certo che il nostro povero Nicolas Leonard non ebbe molto tempo per costruire e sviluppare i propri modelli a causa della prematura scomparsa.
Non solo scomparve misteriosamente nel 1807 all'età di sessantuno anni, ma in realtà, causa i suoi legami un po troppo stretti con la nobiltà e gli ambienti della massoneria Francese, la sua vita non fu semplice dal 1789 in avanti.
Arco da violino Nicolas Leonard Tourte - Parigi 1790
Proprio di questo periodo è l'oggetto che vedete fotografato e rappresenta la prova tangibile di quanto sia stato importante il contributo di quest'uomo per lo sviluppo dell'arco moderno come oggi lo conosciamo.
Osservando questa testina se ne intuisce chiaramente le provenienza. Come ricorderete l'origine dell'arco moderno è molto contesa, e anche se tutti gli indizi la posizionerebbero almeno in Germania, è un dato certificato che il primo arco modello Cramer arrivò a Parigi da Mannheim nel 1769 e che in quell'occasione passò tra le mani di Nicolas Leonard Tourte.
Il modello Cramer, che prende il nome dallo strumentista che lo portò a Parigi nel 1769 per eseguire il Concert Spirituel è, come più volte scritto, da considerarsi il primo arco moderno. costruito in legno di pernambuco, con la testina alta, e la curva interna.
Capendo le potenzialità sia del nuovo legno che della struttura, studiata per agevolarne l'utilizzo, iniziò a produrne delle copie, divenendo noto tra i maggiori esecutori dell'epoca, quando il fratello minore stava ancora riparando orologi. Francois Xavier inizierà a costruire archi solamente nel 1774.
Non solo comprese l'importanza del nuovo modello ma iniziò a svilupparlo per migliorarne le prestazioni e solo vent'anni dopo la bacchetta moderna aveva praticamente raggiunto le forme e dimensioni odierne.
L'arco in questione è del periodo di massimo splendore per Nicolas Leonard e la maturazione la si avverte già dalla selezione del materiale. Non ancora schiavo dei dogmi stilistici di fine '800, più che del colore, oggi marrone scuro ma al tempo sicuramente molto più chiaro, sceglie il legno dando priorità alle proprietà meccaniche. L'arco ancora oggi è una molla tesa, un miracolo dopo quasi 230 anni, e lo si avverte anche solo toccandolo; si muove e brilla come se lo avessero fatto oggi.
Oltre alla perfezione della curva e alla bellezza del materiale c'è anche i lavoro geniale delle linee della testina. Come detto la stilistica arriva direttamente dal modello Cramer e osservandola è possibile leggere il ragionamento stilistico dell'autore.
Il fine è avere una testina armoniosa come quella del Cramer togliendo però la puntina posteriore, classica di questo modello.
Per fare ciò decide di far scomparire la puntina posteriore sotto i livello del crine, quindi ruota leggermente all'indietro tutta la testa. Arrivato in questa posizione il problema della puntina è risolto, ma deve trovare il modo per controbilanciare perché non avendo più la punta posteriore la testa risulta troppo spessa. Decide di entrare con lo smusso della cresta e per ottenere le condizioni necessarie al corretto sviluppo della circonferenza arrotonda l'appoggio della scarpetta e inclina la casetta.
In questo modo mette in relazione le tre curve, smusso, cresta, e arrivo sula casetta in modo perfetto, ma fa addirittura di più. Con un piccolo trucco, abbassa leggermente la guancia in prossimità dell'arrivo sullo smusso, unisce quello frontale della testa a quello posteriore appunto.
Il nasetto che vedete non è l'originale ma una copia fatta quasi completamente a regola d'arte; non fosse per la tentazione che risiede nelle mani di ogni archettaio di fare gole Peccatte anche involontariamente. Il modello da cui è stata presa ispirazione è di qualche anno successivo, 1795, devo dire però che è uno dei più belli di quest'autore.
Specifiche e misure
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Arco da violino Nicolas Leonard Tourte - Parigi 1790
A presto
Paolo
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