CARBONIO SI O CARBONIO NO!
Ormai sdoganato da diversi anni, il carbonio è entrato attivamente a far parte anche della vita dei musicisti. Ma il feelig non è stato così idilliaco; almeno per il momento. Io, da musicista, ma soprattutto da tecnico, ho deciso di dire la mia!
Prima di esprimere opinioni, condivisibili o no sugli archi in carbonio, credo sia necessario conoscerlo un pochino meglio. Innanzi tutto gli archi sono costruiti in fibra di carbonio, il carbonio è solamente l'elemento principale da cui sono composti.
La fibra di carbonio è una struttura filiforme, creata alla fine degli anni '50 negli stati uniti, ed è composta da fili di carbonio intrecciati a formare un tessuto, molto sottile e resistente, tenuti nella forma voluta da una matrice di resina. Oltre alle altissime prestazioni, la fibra di carbonio, essendo un materiale composito ha anche il vantaggio di essere estremamente versatile, ed è proprio per questo motivo che è stata introdotta nell'archetteria.
La fibra di carbonio viene usata perchè rispetto alla sua densità, ha un punto di snervamento massimo molto elevato, ovvero ha un modulo di Young specifico altissimo. Ora, se ben ricordate l'articolo dell'ing. Bianchi (VELOCITA' DEL SUONO RISONANZA E ARCHETTERIA), la velocità del suono si può esprimere come, modulo di Young diviso la densità, il tutto sotto radice quadrata; ovvero il modulo di Young specifico.
Quindi: velocità del suono = modulo di Young specifico.
Un filamento di carbonio (nero) e un capello
Mentre il pernambuco, in rarissimi casi può arrivare ad avere una velocità del suono di poco superiore ai 6000 m/s, il filamento di carbonio raggiunge i 7500 m/s di velocità. Attenzione; ho detto il filamento, e non il tessuto.
Legno di pernambuco con raggi midollari a vista
Tessuto in filamenti di carbonio
Come potete vedere nelle due foto qui sopra, ci sono delle analogie tra pernambuco e fibra di carbonio. Ambedue i materiali sono a tutti gli effetti dei tessuti, ma mentre questo pernambuco ha una velocità del suono longitudinale di 5700 m/s, e una trasversale superiore ai 2000 m/s, che sommata alla prima da 7700 m/s, i filamenti di carbonio, quando vengono intrecciati danno sempre un totale di 7500 m/s. Ovvero, se il tessuto di fibra di carbonio che abbiamo creato misura in longitudinale 5700 m/s, avrà come trasversale 1800 m/s.
Questi dati stanno a significare due cose:
1) Il grande pernambuco è più performante della fibra di carbonio
2) La fibra di carbonio è troppo performante per essere trascurata
Vedete, il pernambuco è un legno difficilissimo da reperire. Cresce solamente in alcune zone del Brasile, prima di poterla tagliare una pianta deve arrivare a settanta anni circa, ecc.. In oltre non tutto il penambuco riesce a superare o eguagliare le prestazioni della fibra di carbonio. Solo lo 0,05% di quello esistente ce la fa. Per di più, un arco in fibra di carbonio una volta che si è trovato il giusto tessuto è replicabile in N esemplari, mentre la bacchetta di pernambuco è una, e per renderla suonabile è necessario un grande artigiano. Il legno più è buono più è difficile da lavorare!
In conclusione, anche se la ricerca è tutt'altro che terminata, ad alti livelli il legno di pernambuco non è certamente superabile dalla fibra di carbonio. Ma di contro in carriera non ho mai trovato un arco in legno di costo inferiore ai 1000 euro con un materiale più performante della fibra di carbonio.
Un arco in fibra di carbonio non ha certo un gran suono, almeno per ora, ma di solito possiede una curva ben fatta, un buon bilanciamento, e se ne trovano a partire dai 70 euro. Per gli studenti sono sicuramente ottimi, l'unico consiglio che vi do è di sostituire i crini, di solito quelli di serie sono pessimi.
A presto
Paolo.
|