DA BOLOGNA A STRADIVARI. IL PERCORSO EUROPEO DI GIUSEPPE FIORINI
Uno dei maggiori artigiani del suo tempo, che ha dedicato l'intera vita alla ricerca e alla formazione. A Lui, che donò la sua collezione di tutti gli attrezzi, i disegni, e le forme di Antonio Stradivari alla città di Cremona, si deve la nascita della Scuola di Liuteria e del Museo Stradivariano.
La sua Bologna lo commemora nei 150 anni dalla nascita con una serie di eventi, tra cui l'esposizione di un suo quartetto, sia nella sua città che a Cremona, promossi dai suoi "allievi spirituali", come scrive il M° Roberto Regazzi, e patrocinati dalla CNA di Bologna.
A Roberto, degno erede, il compito di presentarvi il Maestro liutaio Giuseppe Fiorini.
Giuseppe Fiorini all'età di trent'anni
Prima di lasciarvi nelle buone mani di Roberto, vi rinnovo l'invito al concerto del M° Ilya Gruber in duo con la pianista Alena Cherny, che si terrà Sabato 1 Ottobre alle ore 11.00, nella sala Stradivari all'interno della manifestazione Mondomusica 2011.
Clicca il banner e scarica la brochure del concerto
La Storia di Giuseppe Fiorini Figlio d'arte, nato nel 1861 a Bazzano, dopo un apprendistato modello presso la bottega del padre Raffaele, nel 1885 apre bottega separata a Bologna. La sua intelligenza acuta ed intuitiva, e il bisogno di spazi meno ristretti, lo portano a trasferirsi a Monaco nel periodo in cui la città è tutta un fiorire di fermenti e possibilità artistiche. Sposando una delle figlie di Andreas Rieger, noto liutaio e imprenditore di Mittenwald, nella capitale della Baviera diventerà presto il suo successore, e tra il 1895 e il 1910 si imporrà come una delle figure più rappresentative della mitteleuropa per quanto riguarda la costruzione, l'expertise ed il commercio degli strumenti ad arco di qualità. Nel 1904 è socio fondatore della tedesca VDG, la più antica e longeva delle associazioni liutarie europee -tuttora attiva- e da quegli anni la sua articolata bottega, ove si forma anche un crescente numero di allievi, serve tra i migliori artisti musicali dei suoi tempi.
Violino Giuseppe Fiorini - Roma 1924
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale è costretto a rifugiarsi in Svizzera (1915) e pensa seriamente di tornare ad esercitare in Italia, ma ci vogliono otto anni perché questo possa accadere. Nel frattempo conclude la transazione della sua vita: l'acquisto da una famiglia nobile piemontese di tutti gli attrezzi, i disegni e le forme che Antonio Stradivari aveva usato in vita per costruire i suoi celebrati capolavori.
Benché Fiorini conoscesse questo materiale già da 40 anni, ed avendolo studiato ne avesse già tratto ispirazione per la sua felice carriera, questo episodio marca un ulteriore salto di qualità professionale, che apre il suo periodo finalmente italiano, quando si trasferisce a Roma nel 1923. Qui forma altri allievi e persegue l'idea della istituzione di una vera e propria scuola, presso la quale affiancare il tesoro stradivariano, che è pronto a donare pur di raggiungere lo scopo della rinascita della grande liuteria italiana. I tempi sono difficili e la salute dei suoi occhi minata da una malattia incurabile, ma alla fine è Cremona che accetta la sua donazione nel 1930, quattro soli anni prima di spegnersi nel silenzio a Monaco di Baviera.
Etichetta originale Giuseppe Fiorini
In vita servì un grande numero di artisti e fu molto amato e rispettato durante la sua epoca anche da un nutrito numero di allievi tedeschi italiani, svizzeri e non solo. Per il suo carisma umano e professionale la sua influenza sulla cultura liutaria dell'epoca moderna è andata ben oltre le conseguenze della donazione cremonese. Ne è testimone la riuscita carriera di almeno due liutai che lo hanno frequentato negli anni di maturità: Ansaldo Poggi e Simone Fernando Sacconi, quest'ultimo precursore della liuteria americana. La presenza formativa nei primi anni del secolo scorso anche di un membro della famiglia Hill di Londra prova la grande considerazione che il Maestro aveva saputo guadagnare fin da subito nel suo ambiente. Fu amico di tutte le belle arti e i suoi scritti ci parlano della sua grande erudizione, acutezza ed intelligenza. Oggi i suoi strumenti hanno superato la prova del tempo e cominciano ad essere ambiti e suonati regolarmente anche dai musicisti più esigenti. Il fatto di non aver potuto avere eredi "di sangue" rende la sua figura atta ad attirare a sé un gran numero di allievi spirituali.
Per maggiori informazioni su tutti gli eventi consultate il sito cliccando il banner:
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Pubblicazioni / Publications
Il Catalogo / The Exhibition Catalogue
16x25 cm., 64 pp., in italiano / and English
illustrato in bianco e nero e a colori / b/w and color pictures
Contributi di / Contributions:
Verena Baumann
Andrew Dipper
Ivan Epicoco
Giuseppe Fiorini
Roberto Fiorini
Tiziano Girotti
Andrea Mosconi
Oreste Perri
Roberto Regazzi
Elio Rigillo
Jenny Servino
Luigi Ferdinando Tagliavini
A presto
Paolo
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