IL LIETO FINE
Quando alcune settimane fa vi descrissi questo oggetto lo definii perfetto, ma anche se stilisticamente e formalmente lo era già, gli mancava ancora una cosa per chiudere il cerchio; uno strumentista che se lo meritasse. E' arrivato anche Lui e la storia non avrebbe potuto avere fine più lieto!
Arco da viola in oro il "Cieco" D.T. Navea Vera 2014
Chiunque decida di fare un lavoro come il nostro lo fa spinto profondo amore, più che lucro, di conseguenza si sviluppa una affezione particolare tra te e quello che produci e quando hai tra le mani un oggetto bello come il "Cieco", la tentazione di tenerselo in custodia per riguardartelo tutte le volte che vuoi è forte.
Nonostante tutto l'amore possibile, quando le spese bussano e il conto piange, sei costretto tuo malgrado a vendere, e qui iniziano i dolori. Si perché oltre a doverlo vendere, bisogna vedere dove e a chi!
Mi è già capitato di dover vendere un oggetto non dissimile da questo ad una ragazzina di otto anni con il padre particolarmente facoltoso; oppure ad un commerciante Giapponese, cosciente che non avrei più rivisto l'arco. Questa volta invece è andata bene.
Avevo praticamente già piazzato l'arco ad un commerciante, quando mi è venuto in mente che da un po di tempo non sentivo colui che è poi diventato il fortunato acquirente.
Lo chiamo per dirgli che passavo a Milano e Lui tutto felice mi dice che gli avrebbe fatto piacere così mi avrebbe dato degli archi da incrinare. "Bene" dico io, "così ti farò vedere una cosa". Risposta "Si Paolo, ma ora non è un buon momento". Il momento deve esser migliorato!
Il M° Duccio Beluffi
Il fortunato che si è aggiudicato il "Cieco" è stato il M° Duccio Beluffi; eccellente violinista militante nella sezione dei primi violini del Teatro alla Scala ormai da molti lustri.
Pur essendo violinista il Maestro ha l'hobby della viola e possedeva già da anni un arco costruito dal mio collega, con il quale, sempre per passatempo, lo scorso anno ha vinto l'audizione da prima viola alla London Philharmonic Orchestra.
Devo dire che Duccio, lo chiamo così perché siamo amici, ha tentato di resistere con tutte le sue forze, ma l'errore lo aveva già compiuto. Con la scusa delle incrinature se lo era fatto lasciare qualche giorno; questo gli è stato fatale.
Quando la settimana successiva sono tornato per consegnare gli archi incrinati e riprendere il mio, non è stranamente riuscito a riconsegnarmelo e ha preso ancora tempo. Quando alla fine ha preso la decisione ferale, l'ha anche accompagnata con una motivazione come se fosse al Nobel.
"Paolo" ha detto, "non mi sono mai curato molto degli archi, perché in un modo o nell'altro sono sempre riuscito a sopperirne le carenze con le mie capacità; prendo questo perché aggiunge qualcosa a quel che già ho".
E, tra poco lo sentirete, Duccio ha già moltissimo di suo; aggiungo io!
Arco da viola in argento D.T. Navea Vera 2012
Sono riuscito a strappare un paio di filmati del giorno in cui ha provato i due archi, anche se ho meditato a lungo sull'opportunità di farveli sentire.
Gli archi messi a confronto sono ambedue stati costruiti dal mio collega, ma pur essendo quello in argento un arco eccellente, la superiorità del "Cieco" è tale da farlo apparire quasi misero, anche in una registrazione di bassa qualità.
Il M° Duccio Beluffi suona un arco da viola del M° Navea Vera montato in argento
Le due riprese sono state effettuate a pochi secondi l'una dall'altra e dalla stessa distanza; anche se la prossima per error mio è in verticale, a dimostrazione che la cosa non era preparata.
Il primo arco in argento è potente, dinamico e ben definito, e il suono è ampio e arioso. Il secondo, specialmente sentito in vivo, è spaventoso!
Profondo, ampio, e solo suono puro di una potenza ed eleganza veramente difficili da ascoltare.
Il M° Duccio Beluffi suona l'arco da viola del M° Navea Vera il "Cieco"
Arco da viola in oro il "Cieco" D.T. Navea Vera 2014
Non ho speso molte parole sul modo di suonare di Duccio, non credo ce ne sia bisogno, lo ringrazio solamente per avermi dato la possibilità di pubblicare i video, e soprattutto di aver capito e di conseguenza comprato il "Cieco", dandomi la possibilità di rivederlo ogni volta che ne avrò il desiderio.
DUCCIO BELUFFI
Duccio Beluffi si è diplomato in violino a Milano con Felice Cusano. Si è poi laureato al Conservatorio Superiore di Ginevra sotto la guida di Corrado Romano. Ha studiato con Norbert Brainin, Stevan Gheorgyu, Dario De Rosa e Thomas Brandis. Presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona ha seguito i corsi di perfezionamento con Salvatore Accardo.
Primo violino del Quartetto Elisa, ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali, esibendosi in centinaia di concerti in Europa, Canada e Giappone ed effettuando registrazioni discografiche e radiofoniche. Ha tenuto concerti da camera con musicisti quali Sir James Galway e Franco Gulli.
Già spalla dei primi violini con l’Orchestra Regionale Toscana e primo dei secondi violini presso l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, nel 1997 ha vinto il Concorso Internazionale al Teatro alla Scala.
Da sempre interessato alla viola ha conseguito il diploma con lode nel 2008. Nello stesso anno ha vinto il Concorso per Prima Viola al Teatro S. Carlo di Napoli. Recentemente ha superato l’audizione per ricoprire il ruolo di Co - Principal viola alla London Philharmonic Orchestra e ha vinto il posto di prima viola all’Orchestra dell’Arena di Verona. Dal 2009 collabora con i Berliner Philharmonische Camerata Ensemble.
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Approfondimenti :
IL CIECO
A presto
Paolo
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