LA MOLLA PERFETTA

E' dal momento in cui mi è balenato in mente di tenere un blog informativo sull'Arco che penso a come intraprendere la descrizione di un mondo così complesso e vasto.

Arco da violino Tourte, testa

Credo che per capire un arco, e in special modo come funziona, sia necessario arrivare a definire l'essenza base di questo strumento. Ebbene l'arco, come mi ha insegnato il mio Maestro, Giovanni Lucchi, non è altro che una molla; una molla a balestra. Sapere che l'arco è una molla a balestra è una certezza che senza ombra di dubbio ci aiuterà a rispondere ad un bel po' di domande.  

Ad esempio: "Perchè gli archi si sfibrano e perdono il nervo?"

Oltre alla cattiva manutenzione che spesso, causa incompetenza dell'artigiano, rovina la fibra anzitempo, la sicura morte dell'arco è segnata dall'utilizzo. L'arco essendo una molla obbedisce alle stesse leggi fisiche. Come gli ammortizzatori delle auto, che con il passare dei chilometri si scaricano, anche gli archi con il passare degli anni ed il continuo utilizzo si "scaricano".

La vita media di un arco, suonato dalle quattro alle sei ore al giorno, è di quindici-vent'anni, dopo di che inesorabilmente le sue qualità iniziali si riducono drasticamente. Le voci degli archi antichi infatti si arricchiscono di timbri molto dolci e suggestivi all'orecchio dell'esecutore, ma spesso, eccetto rarissimi casi in cui l'arco sia stato utilizzato molto poco, perdono potenza e nitidezza.

Oppure: "Perchè alcuni archi non tengono la corda?"

Come ad un auto di F1 la stabilità in pista viene data dalla qualità degli ammortizzatori, la capacità di un arco di stare correttamente sulla corda è direttamente connessa con la correttezza della sua curva.

-Se non è omogeneamente distribuita, i cambi di tensione nei vari punti della bacchetta provocheranno perdita di aderenza sulla corda e conseguente perdita sia di suono che di stabilità. 

- Se la testina non è perfettamente allineata con il nasetto, o meglio l'arco ha subito una torsione, si ha una costante instabilità su tutta la lunghezza della bacchetta, dovuta al non corretto appoggio dei crini sulla corda.

- Se l'arco ha troppa curva risulta morbido, e quando si suona tende a "sbandierare" all'esterno nella parte superiore.

- Se l'arco ha poca curva, risulterà molto faticoso da usare e impossibile da far saltare.

Per adesso vi lascio, vi invito a scrivermi per eventuali domande cliccando sul pulsante "iscriviti", e vi regalo inoltre due immagini di un bellissimo arco Tourte da violino. Un giorno vi parlerò di lui... era un alieno!

A presto

Paolo.

Arco da violino Tourte, nasetto