IL "SORRISO" DI PERSOIT

Come spesso ho scritto, ritengo la testa di questo magnifico arco da violino di Jean Pierre Marie Persoit, la più bella e armonica che abbia mai visto. La cosa che non ho mai fatto è svelarvi i segreti di un così simpatico "Sorriso".

Testa da violino "Il Sorriso" Jean Pierre Marie Persoit 1920/25

Come ben sapete, le stilistiche delle testine, sono assoggettate alla meccanica. Avere la curva molto avanti verso la testa o più indietro, cambia notevolmente la proiezione e quindi si deve intervenire agendo sulle linee portanti della geometria della testa.

Curva antica (testa Peccatte)

Osservando i due archi delle foto, un Sartory e un Peccatte, si può ben vedere che le geometrie delle testine sono molto diverse. Il primo avendo poca curva nella parte superiore, ha lo smusso ruotato all'indietro, e la cresta che si apre all'esterno; il profilo della testa è quadrato.

Nel Sartory, all'aumentare della curva, lo smusso ruota in avanti e la cresta scivola leggermente indietro; tutto questo per bilanciare e ristabilire la giusta proiezione; il profilo della testa è triangolare.

Come scritto nell'articolo dedicato all'argomento ( n.d.r.: PECCATTE, SARTORY, E LE GEOMETRIE ), anche se le meccaniche antiche sono superiori a quelle moderne, portano qualche problema di leggerezza.

Rendere armonico un profilo quadrato non è affatto cosa semplice, e ogni autore ha cercato la propria strada per arrivare allo scopo.

Alcuni hanno accorciato lo spessore delle teste e sono entrati con uno smusso molto rotondo, come Fonclause o Simon; ma si rischiano problemi di rotture.

Altri, come Pajeot, entravano molto con uno smusso quasi a 90°, scivolando leggermente la cresta; interessante, ma difficile da rendere bello se non si ha il carattere e il talento di Pajeot.

Solo uno, a mio parere, è riuscito ad avvicinarsi alla perfezione; creando un illusione ottica, che adesso tenterò di palesarvi.

Curva moderna (testa Sartory)

In questo arco Persoit ha veramente superato se stesso. Quelle che vedete disegnate sono le linee portanti di qualunque testina sia stata eseguita con un minimo di criterio, e servono a dare la direzione.

La testa in questo caso è pensata chiaramente in avanti, perché come vedete l'angolo in alto, composto della linea parallela alla casetta e da quella dello smusso è molto stretto. La tendenza in avanti delle teste è direttamente proporzionale alla diminuzione di questo angolo. Provate a tracciare le stesse linee sulla testina del Sartory e sarà tutto chiarissimo.

Ma il particolare veramente sorprendente è che lo smusso, cioè il chiavistello che tutti i suoi contemporanei usano per ridurre lo spessore della testina, Lui lo mantiene dritto; come Sartory appunto. Ma perché lo fa?

Linee portanti (ingrandisci)

Lo fa perché in un lampo di genio ha capovolto la soluzione.

Come prima cosa tiene lo smusso molto largo per tutta la sua lunghezza, e così facendo ottiene il primo ovvio risultato, che è quello di ridurre l'impatto visivo delle dimensioni, facendo apparire la testa più snella. Ma c'è di più.

Come vedete nel secondo disegno, la linea continua è quella che palesa, messa in relazione sempre con la parallela alla casetta, la direzione della testa. Solitamente questa linea parte dalla base dello smusso, che abitualmente può essere considerato un unico punto; ma non in questo caso.

Qui Persoit fa partire la linea di direzione dal punto interno dello smusso, ed è proprio per questo che lo ha fatto così largo; gli serve per completare l'illusine ottica.

Linea di proiezione (ingrandisci)

Abbiamo quasi finito di costruire la nostra testa, e non siamo ancora arrivati al come ha fatto. La spiegazione inizia con la prossima immagine.

Linea nascosta (ingrandisci)

Quella che vedete continua è la linea nascosta, il segreto di Persoit. Parte dalla base esterna dello smusso ed esce circa due millimetri più in alto dell'altra. Il perché esce in quel punto lo si intuisce dalla prossima foto.

Cresta (ingrandisci)

Come si vede, le guance sono molto scavate, ed il motivo per cui entra così tanto è che deve congiungere un altra linea fondamentale, anche questa indispensabile per ottenere una testina armonica.

 

Lina di congiunzione (ingrandisci)

Questa che vedete è la linea fondamentale delle teste. Se una testa è bruttissima, ma questa linea è rispettata, sembrerà tollerabile.

La si ottiene replicando la curva esterna dello smusso sulla guancia e mettendo in consequenzialità le due curve. Ovvero, il punto di fuga del giro dello smusso, deve svilupparsi in direzione del punto di fuga del giro della testa, formando una "esse" immaginaria che attraversa la testa. E' per questo motivo che tanti altri autori, la maggior parte a dire il vero, entravano molto con lo smusso e facevano circonferenze con raggio maggiore; con delle teste così spesse deve essergli sembrata l'unica soluzione.

Entra esageratamente sulla guancia, in un modo che a primo sguardo può apparire sbagliato, fino a che non si vede la "linea nascosta", che spiega il perché, non solo dell'armonia e dell'incredibile leggerezza, ma anche di una indubbia simpatia.

 

Linea del sorriso (ingrandisci)

Fa la circonferenza dello smusso così piccola proprio perché vuole entrare sulle guance e togliere materiale. Facendo in questo modo usa la cresta come fosse un larghissimo smusso e crea un illusione che tende ad ingannare l'occhio e mettere in rilievo la parte piena della testa, facendola apparire meno spessa e più triangolare. Osservando questa ultima immagine si ha l'impressione di intravedere una testina moderna; confrontatela con la foto del Sartory.

Non avendo le proporzioni di Sartory, arrivato alla metà della testina la linea della "esse" diventa una "ipsilon", e la seconda linea si rialza uscendo tangenziale a quella nascosta, mostrandoci il "Sorriso" simpatico del buon Persoit.

Dopotutto anche le vostre guance si ritraggono all'indietro quando sorridete, o no?

Approfondimenti:

PECCATTE, SARTORY, E LE GEOMETRIE

P  R S: L'UOMO DEL MISTERO

LA GENIALE UMILTA'

PERSOIT 1820 C.CA

A presto

Paolo