ARCO DA VIOLINO PIERRE SIMON 1848 - 51; IL PURO
Anche l'arco di questo post, come quelli che vi ho presentato nei due precedenti, è nato dalle mani di uno dei Tre Moschettieri dell'archetteria Francese, l'unica eccezione è che fu costruito per D'Artagnan!
Arco da violino Pierre Simon 1848 - 51
Naturalmente i Moschettieri di cui parlo non sono i personaggi del famoso romanzo d'appendice di Alexandre Dumas, ma bensì i nostri Peccatte, Simon, e Henry, e altrettanto ovviamente chi potrà mai essere D'Artagnan, se non Vuillaume.
Pierre Simon, l'autore di questo magnifico arco, come vi dicevo la scorsa settimana, anche se lavorò per Jean Baptiste Vuillaume gran parte della vita, nei libri importanti dedicati all'archetteria, ci sono pochissime foto che testimonino questo sodalizio durato più di trent'anni. E' purtroppo l'effetto provocato da stelle molto luminose, che tendono proprio per eccesso di luminosità a far sparire o quasi chi gli fu troppo vicino.
Gli anni in cui viene costruito sono quelli compresi tra il 1848 e il 55, in cui si separa fisicamente da Dominique Peccatte, mantenendo però invariata l'ispirazione stilistica, tanto che uno occhio meno esperto potrebbe scambiarlo per un arco del Suo Maestro.
Ad ingannare, oltre alla geometria molto simile, sono anche alcuni dettagli più comuni in Peccatte che in Simon. Prendiamo ad esempio il piccolo scalino che si trova tra la fine della bacchetta e l'inizio dello smusso; un classico di del furioso Dominique.
Osservandolo più da vicino iniziano le prime discrepanze. La linea della cresta è molto diversa da Peccatte, che la curva abitualmente verso la parte sinistra della testa, In questo caso è dritta fino a tre millimetri dalla casetta e divide la testina perfettamente in due parti. Da notare che essendo destro entrava di più sulla guancia destra che su quella sinistra; anche se qui è veramente molto ridotto.
Altra caratteristica che lo avvicina al suo maestro è l'arrivo del ginocchio, molto ampio e generoso. La differenza con Peccatte è che quest'ultimo tendeva ad entrare di più dalla parte destra.
Quello che lo avvicina a Peccatte lo allontana però dall'arco della scorsa settimana a Lui attributo. Se andate a rivederlo noterete che questo punto della bacchetta è molto più appuntito.
Altro dettaglio da notare è la lavorazione delle guance. Sono meno rotondeggianti di Peccatte, ma molto meno piatte e scavate dell'arco della scorsa settimana. Come già ampiamente detto è difficile fare completa luce sul lavoro di questi artigiani, rimangono comunque tre archi magnifici!
Oltre alla bacchetta, "pura" a pare mio, anche il nasetto lo è, ed in più molto più carino dell'altro.
Anche le condizioni di conservazione di questo purtroppo non sono perfette, ricorderete che l'altro ha un terribile restauro nella parte posteriore.
Partiamo dalla parte inferiore per una volta. La placchetta d'argento è fissata sulla slitta, e arriva a battuta su quella del ginocchio, come si vede dalla foto della mortasa.
La slitta è naturalmente conica, come in tutta la scuola Francese, ma l'effetto ottico provocato dalla maggiore conicità dell'ebano ce la fa sembrare parallela, oltre a rendere molto elegante l'intero nasetto.
La gola è purissima. Di sezione quadrangolare, con la parte superiore della paletta leggermente scivolata, e una piccola depressione prima dell'arrivo sull'anello, quest'ultimo molto largo.
L'ebano è favoloso, ma purtroppo ha avuto un incontro con qualcosa di pesante. Le due crepe che vedete infatti, sono state provocate probabilmente da compressione e non dall'usura. In oltre, anche se migliore dell'altro, anche questo nostro collega non era il massimo come restauratore. Probabilmente non ha pulito bene le aperture e non è stato più in grado di far sparire le crepe a causa dello sporco.
Meno visibile dalle inquadrature frontali, in questo dettaglio potete notare come risolve il problema dell'incrocio della linea che scende dalla gola, con quella che arriva dalla guancia. Entra molto qualche millimetro prima di arrivare sull'anello, così facendo alleggerisce la struttura e crea lo spazio utile per fare la conicità che abbiamo visto nella parte inferiore.
Il bottone è in tre parti, martellato, e con il secondo colletto così piccolo da sembrare inesistente.
Come in tutti i Simon la coulisse in metallo è fissata con le viti e non con i chiodini.
Arco da violino Pierre Simon 1848 - 51
Timbro a fuoco Vuillaume à Paris
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A presto
Paolo
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